Lascia da parte tutte le preoccupazioni, le tensioni.
Siediti sul pavimento a gambe incrociate, in posizione comoda, cercando di mantenere la schiena ben eretta )se preferisci siedi su una sedia, mantenendo sempre la spina dorsale ben eretta):
- chiudi gli occhi, tienili immobili e rilassati sotto le palpebre;
- una volta che il tuo corpo è sistemato in modo comodo e privo di tensioni inizia ad ascoltare i rumori che giungono da lontano, dall’esterno rispetto alla stanza in cui ti trovi.
Fissa la tua attenzione su di essi; - ascolta i suoni, così, senza fretta né obiettivi, per alcuni minuti;
- ora restringi il campo di percezione della coscienza alla dimensione della stanza;
- non aprire gli occhi, ma cerca di percepire le pareti, il soffitto, il pavimento, gli oggetti presenti vicini;
- ora focalizza la tua attenzione su te stesso. Percepisci te stesso, seduto in meditazione, il tuo corpo, la tua esistenza fisica;
- deconcentrati e lasciati pervadere dalla calma e dalla serenità;
- noterai adesso che il respiro si è fatto più lento, ma al tempo stesso anche più evidente;
- ora, con dolcezza, convoglia l’attenzione sul tuo respiro.
La tua attenzione è rivolta completamente ad esso; - sei perfettamente cosciente del tuo essere, nel presente, nel qui ed ora;
- quello che stai sperimentando è uno stato di coscienza, uno stato dell’essere.
Hai preso dimora nella tua coscienza e ci resterai, con naturalezza e piacere, fino a che ti sarà possibile; - se qualche pensiero si presenta, osservalo pure; ma da lontano, non lasciarti coinvolgere;
- allenati al distacco, guarda la tua mente dall’esterno, non farti coinvolgere dalle emozioni.
Devitalizza i pensieri semplicemente spogliandoli del loro aspetto emotivo. In questo modo rimarranno utili nella tua memoria solo come una esperienza; non ti disturberanno più; - quando decidi di terminare la meditazione devi farlo gradualmente, compiendo il percorso opposto rispetto all’inizio, muovendo con calma la concentrazione dal centro del tuo essere alla periferia, fino a che non riprenderai coscienza del tuo corpo fisico e dei suoni che ti giungono dall’esterno.
- sciogli la posizione lentamente, senza fretta;
- tieni presente che una meditazione prolungata porta il battito cardiaco e la pressione a livelli molto bassi e un risveglio troppo repentino sarebbe traumatico; il suono del telefono o qualsiasi altro rumore improvviso durante la meditazione profonda, può procurarti un tuffo al cuore.
Per questo devi essere attento nell’organizzare il luogo e le giuste condizioni per la pratica.