L’elaborazione del dolore è un complesso processo psicologico.
Inizialmente si manifesta come uno stato di shock, esprimibile come una sensazione di intontimento e un senso di smarrimento.
Questa evidente incapacità di comprendere quanto è accaduto può risultare di breve durata ed è accompagnata da espressioni di sofferenza e di dolore, di rimorso.
Si possono anche manifestare:
- astenia,
- inappetenza,
- calo del peso
- difficoltà di concentrazione,
- difficoltà di respirazione
- difficoltà di comunicazione.
- disturbi del sonno
(difficoltà nell’addormentamento, periodi di veglia notturna e risvegli prematuri. Accade spesso di sognare la persona scomparsa, dopo di che chi stava sognando si risveglia con un senso di delusione nello scoprire che era solo un sogno)
Il rimorso è un fatto comune: I pensieri di rimorso si focalizzano normalmente su alcuni atti relativamente minori di omissione o reazione verso la persona scomparsa.
Un fenomeno conosciuto come senso di colpa si manifesta in persone che sono alleviate dal fatto che la morte è capitata a qualcun altro e non a loro.
Nel periodo della perdita si manifestano forme di negazione; spesso l’individuo che ha perso una persona cara inavvertitamente nega il decesso o agisce come se non fosse mai accaduto.
I tentativi di continuare il rapporto perduto sono evidenziati dal conservare gli oggetti che appartenevano alla persona scomparsa o che ricordano il dolore (oggetti di legame).
La sensazione della presenza della persona scomparsa può essere così intensa da costituire un’illusione o un’allucinazione (ad es. sentire la sua voce o avvertirne la presenza).
Di solito chi sopravvive si rende conto che la percezione non è reale.
Poiché le reazioni al lutto possono evolvere in una sindrome depressiva o in un lutto patologico, spesso sono utili consulenze specifiche per chi ha subito una perdita.
Puoi cercare di affrontare il lutto anche se patologico da solo.